venerdì 16 gennaio 2015

Giorno della Memoria 2013

Quest'anno per il giorno della Memoria ho svolto delle lezioni particolari con i miei alunni. In qualche classe ho parlato di Kitty Weichherz  facendo un dettato in inglese con frasi di facile comprensione.  In qualche altra classe ho fatto leggere un breve brano su Irma Grese,  per fare la comprensione del testo. In qualche altra classe ho fatto leggere e tradurre dall'inglese due lettere brevi di Krystina Wituska. In due prime classi ho letto, spiegato e fatto imparare a memoria The butterfly di Pavel Friedman. Le due prime classi hanno decorato un poster con delle farfalle.

Never forget

Messina, like other Sicilian cities doesn't have a jewish  community because most jewish people left the island because of the racial laws. There  are very few people in the area who have relatives who have experienced deportation as political prisoners after September 8th 1943. my interest in the Holocaust dates back to my  childhood days  spent abroad. By law  an International Remembrance day takes place in Italy on January 27th. Last year I was invited by the Provincia di Messina to speak about women in concentration  camps and I mainly focused on those in Ravensbruck.This year I have been invited to speak  to  High School students and Middle School students and the focus is on the children known as Bullenhuser Damm Children to whom  I have given voice in a book recently published in Italian. Although I try to give my voice mainly to children meeting their relatives who have been spared tortures or who have survived  it has been a must. Talking to Andra and Tatiana Buccihe on  the phone or on skype is not the same as sitting at their side.  Their arrival in Messina has been a great event.  I am involved in an International project which is giving an pportunity to ten students  attending the school where I teach to go to Hamburg for the 70 anniversary of the death of the Bullenhuser Damm Children. The emotions leave people speechless. As they tell their personal story they take turns and with my eyes closed I could see them in Birkenau and in all place s they mention.

giovedì 22 agosto 2013

Lettera dal campo


Ho nel cuore una speranza
quella di rivederti
e tra le braccia stringerti ancora.
Sopravviverò a qualunque costo per rivederti!
Avrei voluto morire subito come tuo padre
la tentazione di rivedere te è già forte:
ti ho nascosta per farti vivere
e vorrei che lo capissi un giorno.
Un kindertransport  per l’Inghilterra
avrei voluto per te
e non un’ adolescenza travagliata.
Lontana ti sarà risparmiata la deportazione
e avrai tante occasioni e tranquilla forse
suonerai  il piano e leggerai e ogni giorno
avrai pane e companatico.

venerdì 31 maggio 2013

Bullenhuser Damm

Ogni farfalla ha un nome
le ho dato il nome che Iddio ha scelto
le ho dato il nome il cui eco risuona in Cielo.
Ogni  farfalla ha un nome.
Il nome è inciso nella Paura.
Il nome fu stretto crudelmente in un cappio.

Ho trovato venti farfalle nel mio roseto.
Nel silenzio di un mattino ho ascoltato la voce degli Angeli
le farfalle danzando hanno scritto i loro nomi.
Nei  nomi  ho raccolto  il vuoto che hanno lasciato.
Li dono al mondo intingendo  un pennino centenario
nell’inchiostro  colorato perché gli anni spezzati
con  le  valigie  arrivate ad  Auschwitz
possano   realizzare sogni di Pace.


Le mie farfalle hanno un nome pregno  d’amore.

Colloquio

Leggera una farfalla nocciola e arancio
con bolle blu si posa teneramente sulle mie rose.
Accarezza quella rosa chiara.
La farfalla ha un nome e le iniziali
incide sorridendo e danzando tra le rose rosa.
JM.
Permesso! Scusa!
Pronuncio il suo nome e avvolgo Jacqueline
nella coperta di lana rosa.
Non c’è altro da fare che stringerla al petto.
Piango.
Con la falsa promessa di rivedere la mia mamma è finito ogni mio sogno:
tu ascoltando nel Silenzio hai raccolto ogni lettera
 dentro la vita di qualcuno ora mi scaraventi.

Grazie la mia stella ancora risplende.