Marianne Katharina Pick, nota come Käthe era l’ultima figlia di Josef Pick un
noto avvocato molto agiato la cui famiglia,
ebrea, aveva una industria tessile. La
bimba nacque a meno di un anno dalla sorella che era bellissima come la
madre, Lotte Rubenstein, colta figlia di
banchieri Rumeni. Käthe venne alla luce il 20 agosto 1895 a Vienna. Da ragazzina cominciò a preoccuparsi dei meno
fortunati, facendo la volontaria in un asilo per bambini, figli di lavoratori. Avrebbe voluto studiare legge, ma in Austria
non era possibile e cosi si laureò all’Università
di Heidelberg sugli scambi commerciali tra
il suo paese e Italia, quando era alquanto insolito per le donne laurearsi. Lei
e il marito Otto Leichter divennero leader del partito Social Democratico in
Austria, lui come editore di Die Arbeiter-Zeitung
e lei come funzionario del partito.
Entrambi presero parte alla Resistenza. Nel 1934 il marito e i
due figli riuscirono a trasferirsi in Svizzera per poi trovare rifugio negli
Stati Uniti. Anche lei nel 1938 era pronta ad andare all’estero ma andando a
salutare la madre venne arrestata dalla Gestapo per una soffiata. Käthe Leichter
fu accusata di alto tradimento. A Ravensbrück
giunse nel gennaio 1940 e per i due anni di permanenza nel campo lei cercò sempre di
essere una leader per le donne con cui venne a contatto. Nel Gennaio 1942 fece parte del gruppo di 1500 ebree scelte per essere trasportate a
Bernburg dove morì nella camera a gas. Un
urna con le sue ceneri e l’ultima lettera da lei scritta ai figli fu restituita
alla famiglia. Rosa Jochmann, una sua
cara amica di Vienna la ricordò così “
Arrivò il giorno e poiché io ero l’anziana del blocco ebbi il permesso di
arrivare alla strada del campo. La tenni per mano. Non saprò mai se sapesse che
era giunta la fine. La vedo seduta ancora sul camion, nel freddo gelido, con
quei meravigliosi occhi blu darci un
addio con la mano.”
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